Ornella D’Agostino (nata a Cagliari il 20 marzo del 1960). Danzatrice e regista, si è formata alla danza, teatro e musica (diploma 5° anno in pianoforte e solfeggio al Conservatorio di Musica di Cagliari), inizialmente in Sardegna e successivamente in Francia (Parigi) e in Olanda. Dove studia, tra gli altri, con Carolyn Carlson, Jean Gaudin, Peter Goss, Steve Paxton, Julien Hamilton, Nancy Start Smith, Simon Forti, David Zembrano, Mark Tompkins, …. Nel 1989, si è Laureata alla “School for New Dance Development” di Amsterdam, dove ha cominciato un percorso di produzione e ricerca interdisciplinari, collaborando con film-makers, artisti visivi, attori e musicisti.
Ha lavorato come interprete tra gli altri con Paco Decina (Parigi), con Fabrizio Monteverde e Charlotte Delaporte (Italia), con Nicole Mossoux e Patrick Bonté (Bruxelles), con Jaap Flier e Jen Ben Yakov (Amsterdam).
Ornella D’Agostino realizza da più di 30 anni attività di produzione artistica, formazione e organizzazione di eventi, nell’ambito di programmi che intrecciano diversi obbiettivi e metodologie innovative. Le iniziative si specificano attraverso una ricerca artistica interdisciplinare e un lavoro di documentazione, studio e indagine sui processi di costituzione dell’identità culturale ed individuale in diversi contesti, in particolar modo nelle aree mediterranee e nei Sud del Mondo. L’antropologo francese George Lapassade, i sociologi Piero Fumarola e Franco Cassano e il ricercatore Alessandro Melis, con cui O. D’Agostino ha collaborato, hanno significativamente indirizzato e marcato le indagini prodotte in questo ambito. Formatasi alla danza contemporanea in diversi paesi europei, integra la sua formazione maturando processi organizzativi e di coordinamento attraverso l’attivazione di reti di cooperazione e co-produzione artistica comprovate da un’attività che da anni si conferma a livello internazionale, fondata su una formazione qualificata all’estero e una successiva esperienza lavorativa come danzatrice e coreografa in diverse compagnie di rilevanza internazionale in Francia, Belgio, Olanda e Italia.
Direttrice artistica dell’associazione Carovana S.M.I. per cui produce pellegrinaggi” di arti performative contemporanee che si realizzano non solo in Italia attraendo persone di diverse sponde geografiche, generazionali e artistiche. Ha prodotto performance che hanno circuitato in Italia (Fabbrica Europa, Roma Europa, Armunia Festival…..) Francia (DanseM, IFOB, I Teatri dei Venti –Parigi….), Belgio, Spagna, Svezia, Inghilterra, Tunisia, Marocco, Siria…. La sua vocazione al nomadismo la porta a danzare anche in luoghi non convenzionali. Militante della cooperazione artistica internazionale per il superamento dell’isolamento in Sardegna, dove indaga reminiscenze di forme espressive rituali arcaiche come faccette della contemporaneità.
La sua attività artistica si concentra sull’importanza della cura della persona e dell’ambiente e si combina con un forte investimento nello sviluppo di relazioni politiche ed intellettuali attraverso la partecipazione a reti di cooperazione internazionale. Per la sua specificità professionale intervenire spesso ad incontri e conferenze internazionali.
Ha svolto un’intensa attività produttiva e formativa in Europa e nei Paesi Arabi, grazie alla partecipazione a reti di cooperazione internazionale, indagando le relazioni tra innovazione artistica e coesione sociale, processi creativi e di cura che favoriscono il superamento della marginalità e la valorizzazione di talenti individuali e di gruppo, in relazione a diversi paesaggi culturali e ambientali. Ha insegnato con continuità in Italia, Sardegna, Firenze, Milano, Genova, Parigi, Lille, Metz, Girona, Bruxelles, Manchester, Galles, Stoccolma, Inghilterra, Spagna, Francia, Tunisia, Turchia, Siria, Marocco, Libano.
A partire dall’intensa attività artistica e di politica culturale nei paesi del Sud del Mondo, conseguentemente, i progetti che con Carovana SMI dal 2006 dedica e rivolge alle comunità di immigrati e ai migranti in Sardegna, assorbono appieno le sue risorse artistiche e creative, oltre che politiche e sociali, in quanto il flusso migratorio, che dal 2011 ha investito appieno anche la Sardegna, rappresenta per Ornella D’Agostino una straordinaria opportunità per l’isola di trasformazione innovativa sui diversi ambiti dell’espressione umana e quindi anche artistica. Il fenomeno risponde all’urgenza di svecchiamento dei sistemi produttivi e culturali dell’Isola, preziosi nella loro specificità, ma che rischiano di disperdersi se non intercettano forze e dinamiche creative giovani e multiculturali.