ID | Incontri digitali per una drammaturgia del contemporaneo

a cura di Itinerari Paralleli

Quali sono le narrazioni del tempo presente? Come e verso cosa orientarsi per concorrere alla costruzione di queste narrazioni?

Per iniziare a rispondere a queste domande Itinerari Paralleli nel progetto Alleanze dei Corpi propone di affidarsi alla sensibilità dello sguardo di tre artistə in residenza nel quartiere di Via Padova: Elisabetta Consonni, Francesca Marconi e Guillaume Zitoun e alla loro capacità di cogliere e di dialogare con il tempo presente. 

Le progettualità artistiche, scelte insieme a DiDstudio per la rilevanza dei temi di ricerca affrontati ma anche per la modalità degli artisti di aprire un dialogo con uno specifico contesto, rappresentano in questo senso un’opportunità per approfondire alcune riflessioni sulla cura intesa nella sua dimensione collettiva e urbana, come pratica collaborativa e trasformativa in grado di offrire una nuova prospettiva di coesistenza e di rispondere alla diseguaglianza sociale. Un’indagine che si estende al rapporto con lo spazio pubblico, alla convivenza tra culture diverse, alla capacità di un quartiere di riconoscere, accogliere e valorizzare il potenziale che lo costituisce e anche di trasformarsi in dialogo con l’immaginario che lo abita. 

Attraverso tre cicli di incontri digitali, Itinerari Paralleli propone di abitare lo spazio digitale per evidenziare, connettere e identificare alcune narrazioni. Uno spazio di drammaturgia urbana  co-curato insieme a tre diversi attori artistici e culturali: Routes Agency, la piattaforma TalkwithDance e DiDstudio.

Il primo sarà dedicato  alle tre esperienze artistiche attraverso lo sguardo attento e vivace delle due curatrici di Routes Agency, Giulia Grechi e Viviana Gravano; nel secondo ciclo di incontri, le narrazioni emerse a livello locale verranno condivise – attraverso la co-costruzione di un dialogo guidato dalla curatrice Stefania di Paolo ideatrice di TalkwithDance – con una comunità ampia di persone, organizzazioni, professionisti che a diverso titolo e con diversi approcci stanno conducendo un lavoro di ricerca e sperimentazione su questi stessi temi. Infine, nel terzo ciclo, insieme alla curatrice Maria Paola Zedda (ZEIT e DiDstudio), capofila del progetto, verranno programmati momenti di approfondimento e condivisione di queste narrazioni con le Istituzioni e le organizzazioni che hanno partecipato e sostenuto l’intero progetto de Le Alleanze dei Corpi.

Il Primo ciclo – Vengo da te

a cura di Itinerari Paralleli, in collaborazione con Routes Agency

Come la ricerca artistica di Elisabetta Consonni, Francesca Marconi, Guillaume Zitoun, ha attraversato gli spazi del quartiere di Via Padova, ha preso corpo negli incontri con i suoi abitanti ed esplicitato alcuni temi di riflessione che prescindono dal contesto che le ha generate? Come queste esperienze specifiche hanno fatto emergere altresì forme di linguaggio inattese e quanto queste forme sono state capaci di dare corpo e rappresentare la complessità di un territorio?

Dal 24 al 26 di giugno alle ore 16 sul canale facebook del progetto Le Alleanze dei Corpi proveremo insieme a rispondere a queste domande con tre incontri digitali, ciascuno dedicato ad una specifica ricerca artistica, ai luoghi e agli abitanti che questa ha attraversato. 

Incontreremo i tre artist*  in tre luoghi diversi del quartiere, da loro riconosciuti come casa: gli spazi del Progetto Aisha, dove l’associazione lotta contro la violenza e la discriminazione sulle donne, il  Covo della Ladra, una insolita libreria di quartiere che si prende cura dei suoi lettori proponendo approfondimenti letterari, mostre, momenti di aggregazione per ogni età, il patio del Criollo Latin Show Restaurant.  In questi insoliti spazi di incontro gli artisti incontreranno in una dimensione intima e giocosa, alcuni abitanti con cui hanno condiviso alcuni momenti della loro ricerca, insieme alla storica dell’arte Viviana Gravano e all’antropologa Giulia Grechi.

24 giugno ore 16.00

Cura come circolazione di saperi

con Elisabetta Consonni, Sara Bramani, Fatima Ferro, Viviana Gravano, Giulia Grechi 

Presso Spazio Aisha

L’incontro Cura come circolazione di saperi parte dall’esperienza artistica realizzata da Elisabetta Consonni nel  quartiere di via Padova a Milano. Il processo messo in atto dall’artista è centrato sull’idea di circolazione orizzontale dei saperi e sulla condivisione di conoscenze teoriche e di pratiche. Partendo dal massaggio, come azione di cura che la stessa Elisabetta mette a disposizione con le persone del quartiere, si propone una sorta di baratto che permette a ciascuna donna coinvolta di sentirsi parte attiva e risorsa nello scambio. In una relazione intersoggettiva semplice e immediata, le abilità personali divengono un patrimonio messo al servizio di tutte, e al contempo ciascuna è posta nella condizione di ricevere, secondo i propri desideri, una forma di cura che le produca benessere.

25 giugno ore 16.00

Ragionanza

con Guillaume Zitoun, Mariana Marenghi, Sergio Manuel Gárate Huamán, Viviana Gravano, Giulia Grechi

Presso Libreria Covo della Ladra

L’incontro Ragionanza parte dall’esperienza artistica realizzata da Guillaume Zitoun nel quartiere di via Padova a Milano. L’artista ha realizzato una serie di esperienze ludiche collettive, che saranno fruibili e agibili, partendo da una indagine svolta nel quartiere intervistando e raccogliendo materiali di diverse persone che lo abitano. Analizzando con loro la relazione con il luogo stesso, Guillaume ha tratto narrazioni, proverbi, immagini di oggetti e persone e le ha trasformate in una costellazione mobile che permette a tutt* di attraversare l’area di via Padova in una sorta di deriva collettiva, con una psicogeografia disegnata dalle esperienze dei partecipanti stessi. Il titolo dell’opera Con-tatto unisce il “con”, cioè l’importanza della condivisione, con la parola “tatto” che può essere intesa come “attenzione” e come “toccare con mano”.

26 giugno ore 16.00

Tanto tempo fa qua c’era l’oceano

con Francesca Marconi, Sonia Garcia e i gemelli Maryam e Sami El Sayed Abdelbarky

Presso Mariano Sanchez nel patio del Criollo Latin Show Restaurant, Via Padova 34.

L’incontro Tanto tempo fa qua c’era l’oceano parte dall’esperienza artistica realizzata da Francesca Marconi nel quartiere di via Padova a Milano. Il suo lavoro propone di immaginare via Padova come un grande corpo espanso, che non ha canoni, che si disegna ogni giorno nel vissuto quotidiano di chi lo vive o lo attraversa. Francesca ha chiesto a diverse persone, a volte conosciute a volte “trovate” attraverso reti informali locali, di pensare al quartiere come ad un corpo, come l’incarnazione di sentimenti, visioni, immaginari che letteralmente divengono carni, pelli, organi e forme organiche,  producendo una voce plurale, a tratti ma non per forza corale, con le sue necessarie disarmonie e dodecafonie. Il risultato finale è un’occasione di ascolto circolare e orizzontale, e un testo poetico che assomiglia a un cadavre-esquisse, che non descrive ma semmai evoca, tratteggiando un “corpo senza organi” deleuziano.

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