L’arte del corpo nella cura

2-3 ottobre 2021 ore 10.00 – DiDstudio

a cura di Elena Molon

La professione infermieristica vede il corpo come principale protagonista. È il corpo dell’assistito il fine e il situs laboris, è il corpo dell’infermiere il mezzo.

Della revisione della letteratura si osserva che, mentre nella pratica dell’infermiere il lavoro fisico è essenziale ed intenso, poca attenzione viene data alla cura e alla preparazione del corpo degli infermieri, un corpo che entra in contatto con quello degli assistiti non solo per la somministrazione della terapia, ma anche in uno scambio empatico fondamentale allo stabilirsi di una relazione di fiducia e affidamento. 

La scarsa attenzione data al corpo dell’infermiere durante la formazione fa sì che non venga percepita l’importanza di questa componente nella professione come un valora aggiunto della qualità assistenziale offerta.

Questo progetto vuole proporre un laboratorio che mette il corpo in primo piano coinvolgendolo in un’esperienza che ha un duplice intento: da un lato un training fisico per esplorare e conoscere meglio il proprio corpo: si lavorerà sulla postura, sull’appoggio dei piedi, sull’allineamento, quindi potrebbe portare qualche beneficio per chi ha dolore alla schiena, rigidità articolare, o anche solo per capire come usare meglio la muscolatura. Si andranno a riconoscere le parti sensibili, i processi di movimento, per sviluppare elasticità, armonia, forza e potenza.

Dall’altro ci si addentrerà in un percorso artistico nella danza, nel movimento creativo e nella ricerca somatica finalizzato ad investigare la propria percettività, l’espressività e creatività, e a sperimentare modi diversi di entrare in contatto con il corpo degli altri attraverso la conoscenza più approfondita con il proprio.

A CHI È RIVOLTO: 

Il principale target sono gli infermieri. Tuttavia può parteciparvi chiunque si occupi della curea dell’altro ed è interessato ad approfondire il tema del corpo e del suo utilizzo. 

Non vi sono limiti di età, né sono necessarie abilità particolari. Non si mira a nessun obiettivo performativo. Vuol dire che è un’esperienza che si vive e di cui si raccoglieranno gli effetti, qualunque essi siano.

Sarà importante la condivisione di feedbacks ed impressioni.


Elena Molon è una danzatrice classica e contemporanea, con ventennale esperienza nell’insegnamento, nella formazione di giovani danzatori e nel training dei professionisti.

Fa parte del CDA della Società Internazionale Danza Classica Marika Besobrasova. Collabora con la Compagnia Ariella Vidach AiEP ed è guest teacher in diversi contesti professionali in Italia e all’estero.

È al 3° anno del Corso di Laurea in Infermieristica e sta sviluppano la sua tesi di laurea proprio sull’importanza del corpo nella relazione di cura del malato.

L’insegnante è un formatore non solo nella pratica della danza, ma anche una guida alla costruzione di una figura artistica assertiva e versatile. Nel mondo del lavoro è importante proporre e condividere, piuttosto che chiedere. 

La sua attività di insegnante ha come punto cardine quello di incoraggiare il danzatore a far uscire le proprie potenzialità e superare i propri limiti, sviluppando un personale senso di disciplina, e portandolo ad acquisire autonomia e fiducia in se stesso.

Il laboratorio si terrà sabato 2 e domenica 3 ottobre dalle 10.00 alle 13.00 presso il DiDstudio, in Fabbrica del Vapore (Via Procaccini, 4)


Prenotazione obbligatoria via email: info@lealleanzedeicorpi.org

Nel rispetto delle normative vigenti, è obbligatorio il GREEN PASS per accedere al laboratorio.