Chiara Caterina

Chiara Caterina è una filmmaker. Dopo la laurea al DAMS di Roma Tre e gli studi in direzione della fotografia, si diploma in Francia presso Le Fresnoy, Studio National des Arts Contemporains. Il suo primo corto “Avant la nuit” vince il Festival Cinema Zero 2013, il festival A corto di donne e viene selezionato in molti festival internazionali (27 European Media Art Festival, 31 Kasseler Dok Fest, 30th Hamburg International Short Film Festival, 10th Berwick Film and Media art Festival, Videoformes 2015, 32 Valdarno Cinema Fedic, 15 Festival Cinéma Méditerranéen). Il suo documentario “Il mondo o niente” è stato presentato in concorso al 58 Festival dei Popoli e selezionato, tra gli altri, al 15 Festival du cinéma de Brive, 21 Cinemambiente, 16 Ischia Film Festival, 16 Molise Cinema Film Festival, Linea d’ombra. Nel 2018 realizza “The afterimage”, un’installazione generativa che viene presentata in Francia in diversi festival di fotografia e arti digitali, tra cui Les Safra’ Numeriques, Festival Circulations, Les Photaumnales. Attualmente è impegnata nello sviluppo del documentario “Il domino, il diamante e il diavolo”, finalista a InProgress Milano Film Network 2018 e al Premio Solinas doc 2019. Nel 2020 partecipa, con l’episodio “Pugno”, realizzato a partire da uno spettacolo di Benjamin Kahn e Cherish Menzo, al film collettivo La città del teatro prodotto da Santarcangelo Festival, Riccione Teatro e Filmmaker Festival, all’interno del progetto Transfert per Kamera curato da Matteo Marelli e Luca Mosso. Nel 2021 il cortometraggio “Sei ancora tu” è selezionato alla 57 Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro e al Filmmaker Festival. Il cortometraggio successivo, “L’incanto”, viene presentato e premiato nella sezione cortometraggi della 36 Settimana Internazionale della Critica alla 78 Mostra del Cinema di Venezia. E’ inoltre premiato al Milano Film Festival, Orvieto Cinema Fest, Emaf – European Media Art festival e al Lago Film Fest 2022. “La stanza lucida”, il suo ultimo cortometraggio, è selezionato alla 37 Settimana Internazionale della Critica.


Sei ancora tu