Francesco Marilungo

Dopo gli studi in Ingegneria Termo-meccanica e un periodo di ricerca nel settore aerospaziale, volge il suo interesse verso le arti performative formandosi presso l’Atelier di Teatrodanza della Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano.

Dal 2010 viene a contatto con danzatori e coreografi/artisti di fama internazionale – Lisa Kraus ed Elena Demyanenko (Trisha Brown Dance Company ), Cristina Morganti, Julie Anne Stanzak, Juliana Neves e Quan Bui Ngoc (Les Ballets C de la B ), Gabriela Carrizo (Peeping Tom ), Masaki Iwana, Yasmine Hugonnet, Jan Fabre, Gisele Vienne, Romeo Castellucci e Claudia Dias. Con quest’ultima continua ad approfondire la pratica dell’ RTC Method.
Come performer negli anni lavora con diversi coreografi tra cui Alessandro Sciarroni, Enzo Cosimi e Jonathan Burrows/Matteo Fargion.
Parallelamente all’attività di danzatore intraprende un proprio percorso autoriale.

Attento al rigore compositivo di matrice RTC (Real Time Composition), focalizza il suo interesse nella creazione di atmosfere, frutto della giustapposizione di immagini strutturate su più livelli di rappresentazione. Nei suoi lavori ricorre al corpo come portatore del duplice valore iconico/narrativo per indagare le figure archetipiche dell’inconscio collettivo con particolare attenzione al perturbante, a tutto ciò che è connesso al desiderio interdetto. Il lavoro raggiunge un originale sviluppo in sala solo in seguito a un’attenta ricerca che attraversa e coniuga più campi: dopo aver indagato un soggetto attraverso la scrittura, la lettura, la discussione e la ricerca audiovisiva, traduce attraverso il corpo l’immaginario maturato. Come diretta conseguenza della sua formazione scientifica, i suoi lavori hanno una struttura matematico-cartesiana. Ogni elemento scenico viene considerato come un’entità complessa costituita da una miriade di equazioni che vanno a costituire l’intero sistema della performance.

I suoi primi lavori – Siegfried (2014) e Paradise (2016) – vengono selezionati dalla rete Anticorpi XL per la Vetrina della Giovane Danza d’Autore.

Con il progetto New Horizon è tra gli artisti sostenuti dalla rete europea Open Latitudes; il suo ultimo lavoro Party GIrl vince il Premio Prospettiva Danza Teatro 2020 e viene selezionato per la NID Platform 2021.


Sei ancora tu